Zhuangzi, L’Arte di seguire il flusso

Tempo di lettura:

Dipinto cinese raffigurante un paesaggio naturale con delle cascate e un fiume. Copertina dell'articolo Zhuangzi, l'arte di seguire il flusso.
Dipinto cinese raffigurante un paesaggio naturale con delle cascate e un fiume. Copertina dell'articolo Zhuangzi, l'arte di seguire il flusso.

Tempo di lettura:

Condividi questo articolo!

Valuta questo articolo:

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Zhuangzi, L’Arte di seguire il flusso

Nelle Arti Marziali tradizionali cinesi l’idea di “seguire il flusso” rappresenta forse il massimo livello di abilità nel combattimento. Non cercare l’opposizione, il contrasto, ma fluire aderendo ai movimento dell’avversario inserendosi dove lui si scopre, permette di risolvere il combattimento con la massima efficacia: poco dispendio di energia, massimo risultato ottenuto. Il testo che proponiamo oggi, tratto dal Zhuangzi, offre una bellissima rappresentazione dell’abilità che nasce dal seguire il flusso [1].

L’uomo che segue il dao dell’acqua

Un uomo in pericolo?

Confucio era in contemplazione della cascata di Luliang. L’acqua precipita da un’altezza di trecento braccia e ribolle e schiumeggia per quaranta miglia. Né pesci, né coccodrilli, né tartarughe sono in grado di nuotare in quelle acque turbolente. Tuttavia in quei vortici c’era un uomo. Confucio pensò che l’uomo, afflitto da qualche disgrazia, volesse togliersi la vita; perciò ingiunse ai suoi discepoli di sparpagliarsi lungo la riva per cercare di salvarlo. Ma poche centinaia di passi più a valle l’uomo uscì dall’acqua, i capelli grondanti sciolti lungo la schiena, e si mise a camminare sulla riva cantando. Confucio lo raggiunse e gli disse: “Ti credevo uno spirito, ma ora, guardandoti da vicino, vedo che sei un essere umano. Permettimi di chiederti: possiedi un dao (un’arte, ndL) che ti permette di stare a galla nell’acqua in questo modo?”.

Seguire il flusso dell’acqua

“No”, rispose l’uomo, “nessun dao. ho cominciato con ciò che mi era abituale. A lungo andare è diventato la mia natura. Infine è diventato il mio destino. Mi immergo lasciandomi trascinare sott’acqua dalla corrente e riemergo portato in superficie dalla corrente. Seguo il dao dell’acqua senza opporre resistenza: in questo modo sto a galla”.
“Cosa intendi”, gli chiese Confucio, “quando dici: ‘Ho cominciato con ciò che mi era abituale, a lungo andare è diventato la mia natura, infine è diventato il mio destino’?”.
“Sono nato sulla terraferma”, disse l’uomo, “perciò mi trovo a mio agio sulla terraferma. Ma sono cresciuto nell’acqua, perciò mi trovo a mio agio nell’acqua: è la mia natura. Non so perché sia così: è semplicemente il mio destino”.

Le sorprendenti capacità di chi segue il flusso

Le capacità mostrate dall’uomo sono talmente sorprendenti per Confucio che, inizialmente, pensava di trovarsi di fronte a uno spirito. Infatti, come ci descrive l’inizio dell’estratto, le acque della cascata Luliang sono così turbolente che neanche gli animali acquatici riescono a nuotarci. Per questo, vedendo che è in realtà un semplice essere umano, la prima domanda che gli pone è se sia dotato di qualche capacità particolare, che gli permetta di ottenere quell’inaspettato risultato. Prima di parlare della risposta dell’uomo è interessante soffermarsi su questo punto. È comune aspettarsi qualcosa di complesso dietro a una capacità che ci affascina e ci suscita interesse. Ed è comune restare delusi quando invece ci viene offerta una spiegazione semplice.

Immagine di una cascata con una ragazza ai piedi della stessa che guarda verso l'alto

La ricetta è “semplice”!

Non ci sono segreti né trucchi, la ricetta è sempre la stessa: mettere in pratica con costanza i principi che ci vengono insegnati. Quello che blocca di fronte a una soluzione semplice è probabilmente il fatto che non ci permette di giustificare il non essere riusciti a metterla in pratica. Una soluzione difficile ci permette di “darle la colpa” del nostro eventuale fallimento. Se dovessimo scalare il proverbiale Everest per ottenere un certo risultato, potremmo “serenamente” ribattere che non è colpa nostra se non lo riusciamo a ottenere, perché non siamo in grado di scalare la vetta più alta del mondo. Una soluzione semplice invece ha un unico aspetto “negativo”: è nostra responsabilità metterla in pratica o meno con costanza. Fare o non fare, non c’è provare, come diceva Yoda.

La ricetta dell’uomo che segue il dao dell’acqua

In risposta a Confucio l’uomo da appunto una risposta semplice: per fare quello che faccio io è sufficiente seguire il dao dell’acqua senza opporre resistenza. Si potrebbe ribattere che anche seguire il flusso dell’acqua è un’abilità non del tutto semplice da ottenere. Ma l’uomo aggiunge: “sono cresciuto nell’acqua, perciò mi trovo a mio agio nell’acqua: è la mia natura”. L’uomo ha rispettato la sua natura intrinseca, i suoi talenti e li ha messi a frutto. Crescere nell’acqua e sentirsi a proprio agio nell’acqua significa essere arrivati a conoscerla nel profondo. Per far questo l’uomo ha necessariamente praticato dei principi di cui abbiamo già parlato in passato diverse volte: ascoltare (tīng jìn, 听劲) e aderire, (nián, 黏).

Ascoltare e aderire per seguire il flusso

In primo luogo, per poter seguire il flusso è necessario sentirne gli spostamenti, i cambi di intensità e tutte le variazioni nel minor tempo possibile. In secondo luogo, una volta percepita la variazione dobbiamo essere capaci di “variare” a nostra volta in modo da poterla seguire, dobbiamo appunto essere in grado di “aderire”. L’adesione a sua volta mi permette di restare in ascolto. I due principi quindi si sostengono a vicenda. Le capacità sviluppate da ascolto e adesione sono ben allenate, per esempio, in un semplice esercizio del tui shou in cui due praticanti devono seguire, a turno, l’uno gli spostamenti del braccio dell’altro, tenendoli sempre a contatto. Senza timore di ripeterci, questo è chiaramente estendibile a qualsiasi esperienza e contesto: quindi per seguire il flusso in una situazione problematica qualsiasi, applicando questi due principi, devo restare in ascolto e aderire.

Rilassamento e coraggio per seguire il flusso

Le capacità di ascolto e adesione possono però essere praticate solo nel rilassamento. La rigidità non permette la velocità e flessibilità necessarie ad aderire e quindi ad ascoltare. Inoltre, una delle principali cause di “irrigidimento” è la paura. Se l’uomo si gettasse nelle correnti provando paura di non riuscire a sopravvivere ai loro vortici si irrigidirebbe, negandosi realmente la possibilità di seguire il flusso dell’acqua e quindi raggiungere indenne l’altra riva. Solo la calma data da coraggio e rilassamento gli permettono di fare quello che fa. Ma come mai il flusso delle correnti non lo porta mai altrove? A questo risponde con l’ultima parte del suo discorso: “Non so perché sia così: è semplicemente il mio destino”. Abbandonarsi alla propria performance artistica senza aspettative sul risultato: abbiamo trattato questo tema quando abbiamo visto con quale obiettivo combattere, sicuramente ci torneremo anche in seguito.

Per approfondire

[1] Zhuangzi, traduzione di Augusto Shantena Sabbadini;

Fang Song, un rilassamento attivo;

Con quale obiettivo combattere?

Questo articolo è stato scritto senza utilizzare in nessun modo l’IA.

Condividi questo articolo!

Valuta questo articolo:

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Potrebbe interessarti anche:

Della stessa categoria:

Imparare lo stile è facile, correggerlo è difficile0 (0)

Imparare lo stile è facile, correggerlo è difficile
0 (0)

Imparare lo stile è facile, correggerlo è difficile Imparare lo stile è facile, correggerlo è difficile. Più genericamente, imparare è facile, correggere è difficile: in questo modo può essere tradotto un proverbio cinese ben conosciuto tra i praticanti di...

leggi tutto
Uno studio scientifico sui benefici del Taiji Quan0 (0)

Uno studio scientifico sui benefici del Taiji Quan
0 (0)

Uno studio scientifico sui benefici del Taiji Quan Un interessante studio scientifico sui benefici del Taiji Quan è stato pubblicato sulla rivista “Preventive medicine report” nel 2015. Il titolo di questo articolo è A systematic review of the health benefits...

leggi tutto
Le otto strategie di Sun Bin0 (0)

Le otto strategie di Sun Bin
0 (0)

Le otto strategie di Sun Bin Le otto strategie sono una nostra selezione di alcuni principi contenuti nel terzo capitolo della Strategia Militare di Sun Bin (Sūn Bìn Bīngfǎ, 孙膑兵法). Questo testo, assieme al più conosciuto Arte della Guerra di Sun Zi (Sūnzǐ...

leggi tutto

0 Commenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Aiutare tutti a diventare

Guerrieri nella vita.

Scopri tutti i benefici dei tesserati

Lasciaci il tuo numero e verrai ricontattato entro 24h

Solo gli utenti registrati possono copiare i contenuti della pagina