Le tre spade di Zhuang Zi

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Dipinto di Zhuang Zi con ideogrammi cinesi in rosso
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Le tre spade di Zhuang Zi

Le tre spade di Zhuang Zi vengono descritte nel trentesimo capitolo del libro che porta il suo nome. L’intero capitolo è costituito da un’unica storia, che vede Zhuang Zi come protagonista, ambientata alla corte del re Wen di Zhao. Questi è appassionato di duelli brutali e il principe ereditario è preoccupato per la piega che potrebbe prendere il regno, se il re dovesse continuare a portare avanti questa sua passione. Fargli cambiare idea sembra l’unica soluzione ma chiunque avesse criticato il re Wen nel modo sbagliato avrebbe potuto suscitarne l’ira e, conseguentemente, essere condannato a morte. Il principe ereditario decide quindi di offrire mille pezzi d’oro a chi si fosse cimentato nell’impresa.

Le tre spade di Zhuang Zi: come persuadere un re

Il re appassionato di duelli

Come accennato, il re Wen di Zhao non si limitava in nessun modo nella sua passione e organizzava continuamente duelli nella sua corte. I morti e i feriti derivati da questi spettacoli non si contavano più e questo clima di terrore diventava terreno fertile per cospirazioni, rivoluzioni e, più in generale, un possibile declino del regno. Il principe ereditario Kui decise, appunto, di offrire mille pezzi d’oro a chiunque fosse riuscito a convincere il re a interrompere questa sua fissazione macabra. Diversi consiglieri, tuttavia, gli indicarono Zhuang Zi come la persona giusta per questo compito. Il principe Kui decise quindi di inviare direttamente dei messi per incontrarlo, offrirgli la ricompensa e portarlo a corte. Quando Zhuang Zi incontrò gli emissari, rifiutò il dono ma decise comunque di presentarsi a palazzo.

Zhuang Zi si prepara per incontrare il re

Non appena si presentò dinnanzi al principe Kui, il saggio Zhuang Zi gli fece subito notare il paradosso della sua offerta. Chiunque avesse accettato di cimentarsi nell’impresa, in caso di fallimento sarebbe quasi certamente morto, rendendo assai poco utili anche mille pezzi d’oro. In caso di riuscita, mille pezzi d’oro sarebbero stati ben poca cosa per un’impresa che avrebbe letteralmente cambiato le sorti del regno. In ogni caso, Zhuang Zi decise di aiutare il principe. Questi gli fece notare che il re accettava di incontrare sono veri spadaccini con “capigliatura disordinata, ciocche che ricadono sulle tempie, cappello floscio con lunghi nastri grezzi, tunica tagliata corta dietro, sguardo feroce e linguaggio sboccato” [1]. Zhuang Zi decise di cammuffarsi in quel modo e dopo tre giorni si presentò a corte, così mascherato, accompagnato dal principe.

L’abilità di Zhuang Zi

Zhuang Zi, di fronte al re, disse di aver sentito che il re ama circondarsi di abili spadaccini per farli duellare e che si è presentato al suo cospetto proprio perché la sua spada “se dovesse incontrare un uomo ogni dieci passi, non si fermerebbe per mille miglia”. Vedendo il re impressionato dalle sue parole Zhuang Zi continuò: “Colui che impugna la spada deve mostrarsi scoperto e tentare l’avversario ad approfittarne; deve essere lento nello sferrare il colpo, ma veloce nel metterlo a segno. Vorrei essere messo alla prova”. Il re emozionato organizzò subito un torneo per selezionare spadaccini sufficientemente abili da poter fronteggiare Zhuang Zi. Dopo sette giorni di combattimenti, finalmente il saggio venne chiamato per confrontarsi con un avversario. Il re gli chiese con quale arma volesse duellare e Zhuang Zi rispose di essere in possesso di tre spade e che avrebbe usato quella scelta dal re.

La spada del figlio del Cielo, per l'articolo le tre spade di Zhuang Zi

Le tre spade di Zhuang Zi: la spada del Figlio del Cielo

“Quali sono queste tre spade?” Chiese il re. Zhaung Zi descrisse la spada come se fosse costituita dagli stati del regno per poi continuare dicendo “È governata dai cinque mutamenti, è maneggiata per tramite di Punizione e Gentilezza, viene estratta in base allo yin e allo yang, ferma in primavera e in estate, utilizzata in autunno e inverno. Quando affonda in avanti, non incontra nulla; quando la sollevi in alto, nulla la sovrasta; quando la premi verso il basso, sotto no c’è nulla; quando la fai roteare, non trova nulla intorno. In alto fende le nubi che scorrono in cielo; in basso taglia le vene della terra. Quando questa spada viene usata, i feudatari sono ricondotti all’ordine e il mondo intero si sottomette” [1]. “E qual è la seconda spada?”, chiese il re. Zhuang Zi rispose: “La spada del Signore Feudale.”

La spada del Signore Feudale, per l'articolo le tre spade di Zhuang Zi

Le tre spade di Zhuang Zi: la spada del Signore Feudale

“Questa ha ufficiali saggi e coraggiosi come punta; puri e incorruttibili come filo; abili e onorevoli come dorso; leali e saggi per elsa; valorosi e eminenti come fodero. Anche questa, quando affonda in avanti, non incontra nulla; quando la sollevi in alto, nulla la sovrasta; quando la premi verso il basso, sotto non c’è nulla; quando la fai roteare, non trova nulla intorno. In alto, la sua legge è tratta dalla circolarità del cielo ed è in accordo con i tre astri; in basso la sua legge è tratta dal quadrato della terra ed è in armonia con le quattro stagioni; nel mezzo si armonizza con le intenzioni del popolo e porta la pace nelle quattro terre. Quando questa spada verrà usata vi sembrerà di udire lo scoppio di un tuono. Entro i quattro confini non c’è nessuno che non si sottometta rispettosamente e non obbedisca agli ordini del sovrano.

La spada dell'uomo comune, per l'articolo le tre spade di Zhuang Zi

Le tre spade di Zhuang Zi: la spada dell’uomo comune

“E la terza spada?”, chiese il re. Zhuang Zi concluse: “È la spada dell’uomo comune”. “È impugnata da uomini che hanno capigliatura disordinata, ciocche che ricadono sulle tempie, cappello floscio con lunghi nastri grezzi, tunica tagliata corta dietro, sguardo feroce e linguaggio sboccato; uomini che si colpiscono a vicenda di fronte a Vostra Maestà. In alto taglia teste e colli; in basso sfonda fegati e polmoni. Coloro che impugnano la spada dell’uomo comune sono simili ai galli da combattimento: un giorno qualsiasi la loro vita si estingue. Non sono di alcuna utilità negli affari di stato [1].

Le tre spade di Zhuang Zi colpiscono il re

Zhuang Zi concluse facendo osservare al re la contraddizione dell’occupare la posizione di un Figlio del Cielo e al tempo stesso prediligere la spada dell’uomo comune. Il re, visibilmente scosso, continuava a camminare avanti e indietro. Zhuang Zi gli disse: “Maestà, sedetevi e calmate il vostro spirito. La faccenda delle spade è conclusa e terminata [1]”. Il re a quel punto non abbandonò il palazzo per tre interi mesi. I suoi spadaccini morirono nelle loro stanze (non in combattimento).

Una frase semplice ma significativa

“Colui che impugna la spada deve mostrarsi scoperto e tentare l’avversario ad approfittarne; deve essere lento nello sferrare il colpo, ma veloce nel metterlo a segno.”

Nel testo, la frase che introduce questo paragrafo passa in sordina, circondata dalla bellezza del racconto in sé e dalla descrizione delle tre spade. Tuttavia, rappresenta un sunto bellissimo dell’astuzia che dovrebbe caratterizzare il combattente, nel rispetto dei principi della tradizione marziale cinese. Mostrarsi Yin per far attaccare (Yang) l’avversario. Essere lenti nello sferrare il colpo: calmi e pazienti, in ascolto, per attendere il momento giusto e la giusta intuizione. Essere veloci nel metterlo a segno: una volta individuato il punto debole non si può esitare, non si può pensare, non si può non seguire l’intuizione se si vuole colpire.

Il significato delle tre spade di Zhuang Zi

La spada del Figlio del Cielo

La spada del Figlio del Cielo è una spada che segue i principi della tradizione: guidata dalla teoria dei cinque mutamenti e da Yin e Yang. Una siffatta spada non potrebbe incontrare nessun ostacolo nel suo percorso perché di fatto non sarebbe in contrapposizione con niente, come la lama del cuoco Ding, o il nuotatore che segue il flusso dell’acqua. Benché il Figlio del Cielo sia un epiteto dell’imperatore, Figlio del Cielo è anche chi segue, appunto, i sopraccitati principi del Cielo, li applica e si fa guidare da essi.

La spada del Signore Feudale

La spada del Signore Feudale è anch’essa una spada che non ha avversari. Infatti, attraverso persone valide, porta i principi e la circolarità del Cielo nella quadrangolarità della Terra, in un bellissimo riferimento alla quadratura del cerchio. Una spada in armonia con il popolo e con le leggi della Natura. Anche in questo caso, nessuno al mondo può competere con chi non compete.

La spada dell’uomo comune

La spada dell’uomo comune non è nient’altro che quel pezzo di ferro o acciaio con cui le persone si uccidono a vicenda per diletto dei potenti di turno. Non ha caso Zhuang Zi ripete lettera per lettera la descrizione che aveva ricevuto dal principe ereditario. Una siffatta spada rappresenta il senso più letterale e basso dell’arte della scherma. Proprio come spesso si fraintende la Via del Guerriero (in senso più alto) con la violenza e la belligeranza (in senso basso).

Per approfondire

[1] Zhuangzi, traduzione di Augusto Shantena Sabbadini;
Il capitolo 30 del Zhuang Zi (Inglese);
Ting Jin, l’Ascolto nelle Arti Marziali tradizionali cinesi;
Mente ferma, attenzione e concentrazione;
I cinque elementi;
I significati di Yin e Yang;
Zhuang Zi, il cuoco Ding;
Zhuang Zi, l’Arte di seguire il flusso;

Questo articolo è stato scritto senza utilizzare in nessun modo l’IA.

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