Le quattro forme
Le quattro forme (sì xiàng, 四象) costituiscono il simbolo immediatamente successivo alla dualità Yin-Yang nella tradizione cinese. Alle quattro forme vengono associati diversi significati, alcuni dei quali ricorrono spesso anche nelle Arti Marziali tradizionali cinesi. Partendo da delle affascinanti creature mitologiche, vedremo ora cosa rappresentano.
Le quattro forme: diversi appellativi
Com’è nostra consuetudine iniziamo con l’analizzare il significato dei termini che usiamo. Oltre a Si Xiang (sì xiàng, 四象), traducibile appunto con “quattro forme”, ci si riferisce alle stesse anche usando i caratteri Si Ling (sì líng, 四灵), traducibili come “quattro spiriti” o “quattro divinità”. Inoltre, parliamo delle quattro forme anche quando usiamo i termini “quattro guardiani”, “quattro bestie di buon auspicio” o più semplicemente “quattro animali”.
L’origine delle quattro forme
Nell’articolo sull’essenza dell’arte secondo Sun Lutang, abbiamo per certi versi già intravisto l’origine delle quattro forme. Partendo infatti dal simbolo dell’Unità (il Tàijítú, 太极图), abbiamo visto i simboli che rappresentano Yin (yīn, 阴) e Yang (yáng, 阳): una linea spezzata e una linea continua, rispettivamente. Lo stadio successivo si ottiene proprio aggiungendo un “grado di libertà”, una linea aggiuntiva alla sequenza, ottenendo quindi quattro combinazioni diverse: due linee spezzate (tài yīn, 太阴), una linea spezzata con sopra una linea intera (shào yáng, 少阳), due linee intere (tài yáng, 太阳) e una linea intera con sopra una linea spezzata (shào yīn, 少阴 ).
Le quattro forme: mitologia e significati
Vediamo ora perché si parla di quattro guardiani e quali sono quindi le quattro “bestie” di buon auspicio:
- il Drago Azzurro;
- l’Uccello Vermiglio;
- la Tigra Bianca;
- la Tartaruga-Serpente Nera.
Le quattro forme: il drago azzurro
A Shao Yang è associato Qing Long (qīng lóng, 青龙), traducibile letteralmente come Drago Blu-Verde e spesso tradotto come Drago Azzurro. A questa creatura mitologica cinese è associato l’Est, l’alba, la primavera, l’elemento Legno e il “guardare a sinistra”. Qing Long manifesta quindi la grande energia della rinascita, la forza della primavera dopo il freddo inverno.
Le quattro forme: l’uccello vermiglio
Alla forma Tai Yang è associato Zhu Que (zhū què, 朱雀), tradotto come passero vermiglio. A questa creatura è associato il Sud, il mezzogiorno, l’estate, l’elemento Fuoco e l’avanzare. Simbolicamente rappresenta quindi la piena maturità, e trasversalmente anche il proprio scopo, ciò che si ha di fronte.
Le quattro forme: la tigre bianca
Shao Yin viene associato a Bai Hu (Bái Hǔ, 白虎), che significa Tigra Bianca. A questa viene associato l’Ovest, il tramonto, l’autunno, l’elemento Metallo e il “guardare a destra”. La Tigre Bianca rappresenta l’inizio della fase Yin, quindi il ritorno “a casa”, l’inizio della fase di riposo. La raccolta di ciò che si è acquisito.
Le quattro forme: la tartaruga-serpente nera
A Tai Yin viene associato Xuan Wu (Xuán Wǔ, 玄武), e in questo caso particolare dobbiamo fare qualche precisazione. Il carattere 武 ci è infatti familiare, dal momento che è parte di Wushu (wǔshù, 武术), l’arte marziale. Wu può essere infatti tradotto come “militare”, “marziale”. Il carattere 玄 si può invece tradurre come “mistico”, “profondo”. La traduzione immediata sarebbe quindi “guerriero mistico”. In realtà, anche a questa forma è associato una creatura mitologica: una tartaruga-serpente nera. Benché il termine Wu non abbia niente a che vedere né con tartarughe né con serpenti, la profondità e il mistero possono essere facilmente ricondotti al nero. La tartaruga e il serpente probabilmente sono stati scelti perché creature che d’inverno vanno in letargo, simboleggiando nell’insieme la fermezza e la stabilità, il riposo e la trasformazione. A Xuan Wu viene associato il Nord, la mezzanotte, l’inverno, l’elemento Acqua e l’indietreggiare.
Piccola nota sui quattro punti cardinali in Cina
Il trono del drago, il soglio dell’imperatore della Cina si trova al centro della città proibita. È rivolto verso Sud e, a sud della città proibita, è stato edificato il Tempio del Cielo. A nord invece si trova il tempio della Terra. Questo ci ricorda immediatamente la suddivisione dei tre poteri che abbiamo già trattato (Terra-Umanità-Cielo) e la associa ai punti cardinali. Dal momento che l’imperatore è rivolto a Sud, per guardare il Cielo ed essere sostenuto alle sue spalle dalla Terra, l’Est si trova alla sua sinistra, e l’Ovest alla sua destra. Questi due punti cardinali sono quindi collocati al contrario rispetto a come siamo abituati a fare, in occidente, di fronte a una comune cartina geografica.
Piccola nota sul quinto elemento: la Terra
Ad ognuna delle quattro forme è associato quindi uno dei cinque elementi della tradizione cinese. Manca però all’appello l’elemento Terra. Nell’articolo sull’essenza dell’arte per Sun Lutang, abbiamo già accennato al fatto che l’elemento in questione sia associato al Centro o alla “costruzione del centro”. Vedremo tutto in maggior dettaglio quando parleremo dei cinque elementi o mutamenti.
Le quattro forme nell’Arte Marziale tradizionale cinese
Per affrontare brevemente come le quattro forme abbiano dei risvolti pratici anche nella pratica marziale ci riferiremo ancora una volta alle parole di Sun Lutang. Questi associa alle quattro forme non solo le quattro direzioni che abbiamo già citato (avanzare, indietreggiare, guardare a sinistra, guardare a destra), ma anche le rispettive tecniche e principi associabili a ciascuno dei quattro elementi a queste legate. Pertanto, è possibile delineare la seguente lista:
- Qing Long – guardare a sinistra, andare a sinistra guardando a destra – Legno – penetrare, perforare;
- Zhu Que – avanzare – Fuoco – sollevare, salire verso l’alto;
- Bai Hu – guardare a destra, andare a destra guardando a sinistra – Metallo – tagliare, ribaltare;
- Xuan Wu – indietreggiare – Acqua – affondare, portare verso il basso.
Applicazione marziale
Come avevamo accennato nell’articolo sull’essenza dell’arte, questo è particolarmente interessante se si considera il secondo modo con cui normalmente si traducono le direzioni Est-Ovest: andare a sinistra guardando a destra, andare a destra guardando a sinistra. Se immaginiamo infatti di tenere la guardia più comune nel combattimento (gamba sinistra avanzata rispetto alla destra), andando a sinistra guardando a destra stiamo entrando nella guardia del nostro avversario, la cosiddetta porta interna, trovandoci in una situazione in cui le tecniche di attacco diretto sono più utili ed efficaci. Viceversa, andando a destra guardando a sinistra stiamo aggirando l’avversario, nella cosiddetta porta esterna, dove appunto sono più utili e vantaggiose le tecniche di taglio o di ribaltamento/proiezione. Con la stessa logica è possibile sfruttare maggiormente l’avanzare e l’indietreggiare associando le rispettive tecniche di “sollevare/travolgere” e “affondare/tirare”.
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