I Cinque Elementi

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Copertina dell'articolo I Cinque Elementi, o mutamenti. Nell'immagine sono presenti un'onda, un albero, del fuoco, un canyon e del metallo, ciascuno come rappresentazione di uno dei cinque elementi (Acqua, Legno, Fuoco, Terra, Metallo).
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I cinque elementi

La teoria dei cinque elementi (o meglio, mutamenti) è uno dei pilastri filosofici più importanti della tradizione cinese. A conferma di ciò, la ritroviamo applicata in svariati campi della cultura cinese, dalla Medicina Tradizionale (MTC), alle Arti Marziali, al Feng Shui. Data la vastità dell’argomento e le innumerevoli connessioni con ambiti apparentemente distanti tra loro, in questo articolo tratteremo solamente i concetti di base della teoria, riservandoci di approfondirli in futuro.

I cinque elementi (mutamenti)

Anche in questo caso preferiamo cominciare analizzando i caratteri cinesi e il loro significato specifico. “Cinque elementi” è una libera traduzione del cinese Wu Xing (wǔ xíng, 五行):

  • 五: wǔ, cinque;
  • 行: xíng, andare, camminare, muoversi, circolare.

In particolare, 行 (xíng) è composto dal doppio radicale 彳(chì) che significa “fare un passo con il piede sinistro”. Il carattere quindi racchiude in sé, in modo preponderante l’idea di movimento e cambiamento. Dal momento che “elemento”, ormai anche nel linguaggio comune, richiama qualcosa di statico, fisso e predefinito, non mutevole, ci sembra più corretto adottare il termine “Mutamento”, come per altro fanno diversi studiosi della materia. Altre traduzioni spesso adottate sono “Cinque Fasi” e “Cinque Agenti”.

I cinque mutamenti (elementi) come simboli

I cinque mutamenti vanno interpretati in chiave simbolica, ciascuno come rappresentazione di specifiche energie e forze. Vedremo ora le principali, ma teniamo a sottolineare che i significati e le associazioni non si limitano a quelle descritte. Ricordando ancora una volta il significato di simbolo (da symballo, “mettere insieme”), consideriamo che ognuno dei cinque mutamenti racchiude (mette insieme) numerosi significati, richiamati dalla particolare immagine che rievoca nella nostra mente.

Le qualità caratteristiche di ogni Xing, derivano dall’attenta osservazione degli eventi naturali. Così, l’acqua possiede le qualità di bagnare e scendere (poiché essa fluisce verso il basso). Il fuoco brucia e si muove verso l’alto… [1]

I cinque mutamenti (elementi): Legno

Immagine rappresentativa dell'elemento (mutamento) Legno, per l'articolo sui cinque elementi

Il Legno, associato alla vegetazione e in particolare ai germogli, rappresenta l’inizio, la primavera, la ripresa di vita e attività successive all’inverno. Abbiamo deciso perciò di iniziare con questo mutamento. L’immagine delle radici richiamano anche l’idea della capacità di penetrare nel terreno, di attraversare e infilarsi tra gli spazi, e allo stesso tempo quella di stabilità (radicamento) e flessibilità (del fusto). Il legno è pertanto legato anche all’immagine di Qing Long, e quindi dell’est, all’alba e al “piccolo yang”. Inoltre, marzialmente rappresenta anche la direzione “guardare a sinistra” (e abbiamo visto perché). Nell’ambito della MTC è associato al fegato, alla cistifellea e agli occhi. È rappresentato dall’ideogramma Mu (mù, 木).

I cinque mutamenti (elementi): Fuoco

Immagine rappresentativa dell'elemento (mutamento) Fuoco, per l'articolo sui cinque elementi

Il Fuoco rappresenta luce, calore e la forza di risalita, elevazione. Pertanto, è associato all’entusiasmo, all’esuberanza e alla gioia. Il fuoco consuma però velocemente ciò che brucia e ha costantemente bisogno di essere alimentato, rappresenta quindi anche rapporti di dipendenza. La stagione a cui è associato è l’estate, quindi Zhu Que, il sud, il mezzogiorno e il “grande yang”. È simbolo dell’avanzare. Dal punto di vista della MTC è associato al cuore-pericardio, intestino tenue-triplice riscaldatore e alla lingua. L’ideogramma che lo rappresenta è Huo (huǒ, 火).

I cinque mutamenti (elementi): Terra

Immagine rappresentativa dell'elemento (mutamento) Terra, per l'articolo sui cinque elementi

Abbiamo accennato in passato al fatto che la terra rappresenti il centro, l’equidistanza dagli estremi e pertanto la stabilità, l’imparzialità, la chiarezza, l’equilibrio, il sostegno ma anche la solidità. Rappresenta quindi il momento centrale della giornata e dell’anno, indicato in Cina come “tarda estate”. La terra è simbolo anche della capacità di assorbire e di nutrimento. La “Bestia di buon auspicio” associata alla terra è Qilin (qílín, 麒麟) il drago giallo. Nella MTC alla terra sono associati milza, stomaco e la bocca. L’ideogramma che la rappresenta è Tu (tǔ, 土).

I cinque mutamenti (elementi): Metallo

Immagine rappresentativa dell'elemento (mutamento) Metallo, per l'articolo sui cinque elementi

Il metallo, duro e tagliente, rappresenta la risolutezza e la capacità di discernere, saper distinguere l’essenziale e concentrarsi su quello. Può rappresentare anche la cupidigia (si pensi all’oro). In negativo, può portare ad una eccessiva rigidità e “spietatezza”. È simbolo dell’autunno, della fase del tramonto, dell’Ovest e del “piccolo yin”. L’animale associato è Bai Hu, la tigre bianca. Marzialmente simboleggia il guardare a destra. Per quanto riguarda la MTC è associato ai polmoni, all’intestino crasso e naso. L’ideogramma che lo rappresenta è Jin (jīn, 金).

I cinque mutamenti (elementi): Acqua

Immagine rappresentativa dell'elemento (mutamento) Acqua, per l'articolo sui cinque elementi

Infine, l’acqua rappresenta un’energia che trascina verso il basso, che fa affondare. È anche simbolo di tutto ciò che scorre e fluisce, per la sua capacità di adattarsi anche di flessibilità. Può rappresentare sia l’oscurità che la trasparenza, non solo in relazione alla mente. L’acqua rappresenta l’inverno, la notte, il Nord e il grande yin. Xuan Wu, la tartaruga serpente, è l’animale mitologico associato all’acqua. In MTC l’acqua è legata ai reni, alla vescica e alle orecchie. L’ideogramma dell’acqua è Shui (shuǐ, 水).

Relazioni tra i cinque mutamenti (elementi)

Quattro grandi principi, che descrivono i mutamenti e le relazioni tra i cinque elementi, furono poi sviluppati: mutua creazione, reciproca vicinanza, mutua distruzione e reciproca paura [1].

Al di là del significato simbolico di ogni singolo elemento, nella teoria dei cinque mutamenti rivestono una notevole importanza le relazioni tra gli stessi. Queste sono denominate cicli in quanto coinvolgono sempre i cinque mutamenti in senso circolare, come vedremo nessuno “sfugge” alla tipologia di influenza di cui tratta la specifica relazione. I cicli sono:

  • Ciclo di generazione (o di creazione, nutrimento);
  • Ciclo di mutua distruzione;
  • Ciclo di indebolimento (o di reciproca vicinanza, esaurimento);
  • Ciclo di reciproca paura.

Gli equilibri reciproci che si instaurano tra i mutamenti grazie a queste stesse relazioni sono alla base dell’applicazione della teoria dei cinque mutamenti alla MTC e alle arti marziali.

Ciclo di generazione

  • Il Legno genera il Fuoco;
  • Il Fuoco genera la Terra;
  • La Terra genera il Metallo;
  • Il Metallo genera l’Acqua;
  • L’Acqua genera il Legno.

Le immagini alla base di questo ciclo sono abbastanza intuitive, forse ad eccezione di Metallo → Acqua (si potrebbe pensare a un metallo che riscaldato assume lo stato liquido). La caratteristica di questo rapporto è spesso spiegata attraverso la metafora madre-infante. Questo ciclo manifesta delle disarmonie nel momento in cui un mutamento “debole” non riesce a sostenere, nutrire quello a lui legato (es. Legno debole non nutre a sufficienza il Fuoco).

Ciclo di mutua distruzione

  • Il Legno distrugge la Terra;
  • La Terra distrugge l’Acqua;
  • L’Acqua distrugge il Fuoco;
  • Il Fuoco distrugge il Metallo;
  • Il Metallo distrugge il Legno.

Anche in questo caso, le immagini che hanno suscitato questi legami sono spesso facili da rievocare e comprendere. Evidenziamo, per maggior chiarezza alcuni di questi rapporti. Legno → Terra si può comprendere immaginando come le radici del suolo riescano a penetrare con facilità il terreno e come ne traggano sostanze nutritive impoverendolo. Terra → Acqua rievoca l’immagine della capacità della terra di assorbire l’acqua e di delimitarne lo scorrimento. Fuoco → Metallo richiama invece le immagini delle fiamme capaci di sciogliere anche i metalli più duri. La caratteristica di questo rapporto è rappresentata dalla coppia nonno-nipote. Il ciclo manifesta disarmonie nel momento in cui il mutamento “nonno” manca di forza per controllare lo sviluppo del “nipote” (es. Acqua debole non riesce a controllare il Fuoco, che divampa).

Immagine che rappresenta i cicli di generazione e distruzione dei cinque elementi o mutamenti.

Rappresentazione grafica dei cicli di generazione (blu) e distruzione (rosso).

 

Ciclo di indebolimento

  • Il Legno indebolisce l’Acqua;
  • L’Acqua indebolisce il Metallo;
  • Il Metallo indebolisce la Terra;
  • La Terra indebolisce il Fuoco;
  • Il Fuoco indebolisce il Legno.

Questo ciclo è facilmente comprensibile se si pensa, come spiegato nel ciclo di generazione, al rapporto madre-infante. Se l’infante è troppo “energivoro”, la madre potrebbe non avere forze a sufficienza per sostenerlo (es. Il Fuoco fuori controllo brucia tutto il Legno e genera un incendio).

Ciclo di reciproca paura

  • Il Legno teme l’Acqua;
  • L’Acqua teme il Metallo;
  • Il Metallo teme la Terra;
  • La Terra teme il Fuoco;
  • Il Fuoco teme il Legno.

Come nel caso precedente, il rapporto nonno-nipote ci permette di comprendere facilmente le caratteristiche di questo ciclo. Ad esempio un nipote “troppo forte” può creare tante difficoltà a un nonno che non ha sufficienti forze per gestirlo (es. Il Fuoco è talmente forte che invece che essere spento dall’Acqua, la fa evaporare).

Immagine che rappresenta i cicli di indebolimento e controllo dei cinque elementi o mutamenti.

Rappresentazione grafica dei cicli di indebolimento (blu) e reciproca paura (rosso).

 

Le relazioni tra i cinque mutamenti e i disequilibri.

Applicando queste quattro relazioni ai cinque mutamenti vediamo come risultante un intricato sistema, talmente interconnesso che anche piccole variazioni di uno dei cinque tasselli, può portare a catena scompensi in tutti gli altri. Un eccesso di Fuoco per esempio può portare a un indebolimento del Legno (reciproca paura), un aumento di Terra (generazione) e un indebolimento di metallo (distruzione). L’indebolimento del Legno potrebbe altresì esserne la causa, invece di un effetto. Il sistema di diagnosi della MTC è anche basato su ragionamenti di questo tipo, che solo un esperto è in grado di “sbrogliare”. Solo a titolo esemplificativo, sostituendo ai mutamenti di cui sopra, gli organi a questi associati, il funzionamento di principio e le considerazioni che ne scaturiscono restano invariate.

I cinque mutamenti e le Arti Marziali: lo Xingyi Quan

Lo Xingyi Quan () è forse lo stile maggiormente legato alla teoria dei cinque mutamenti. Le sue tecniche di base sono infatti proprio cinque pugni, ciascuno associato a uno dei cinque mutamenti:

  • Pi Quan (劈拳, pī quán, Metallo);
  • Zuan Quan (鑽拳, zuān quán, Acqua);
  • Beng Quan (崩拳, bēng quán, Legno);
  • Pao Quan (炮拳, pào quán, Fuoco);
  • Heng Quan (橫拳, héng quán, Terra).

I cinque pugni, come i cinque mutamenti, rappresentano un tipo di forza ed energia, pertanto non solo la tecnica Pi Quan è “Metallo” ma è per così dire, Metallo per antonomasia. È una tecnica che cerca di rappresentare in chiave marziale tutto ciò che si porta dietro il simbolo del Metallo, le energie e le forze a questo associate. Anche i rapporti tra i mutamenti conservano, nelle applicazioni marziali, un loro fondamento e una loro logica.

Ciclo di generazione (concatenamento)

In chiave marziale, il ciclo di generazione da vita a un metodo per concatenare le tecniche:
Quando tali rapporti vengono applicati allo Xingyi Quan, si vede chiaramente che nella strategia di combattimento Pi Quan può essere seguito da Zuan Quan, che a sua volta può portare a Beng Quan, e da questo a Pao Quan, quindi a Heng Quan e finalmente a Pi Quan [2].

Come spiegato sopra, questa strategia può essere applicata a un contesto ben più ampio: una qualsiasi tecnica che rispecchia i principi del Metallo può essere concatenata bene con una tecnica che rispecchia invece quelli dell’Acqua.

Ciclo di distruzione (difesa)

Il ciclo di distruzione è invece legato al concetto di difesa e neutralizzazione di un attacco:
La teoria della reciproca distruzione stabilisce e i rapporti di difesa nei Cinque Elementi. Pi può essere usato contro Beng, Beng è in grado di travolgere Heng, Heng può sconfiggere Zuan, Zuan può servire a difendersi da Pao, e infine Pao ha la capacità di sopraffare Pi [2].

Sempre a titolo esemplificativo, una buona risposta ad un avversario che ci attacca con una tecnica che veicola il principio del Legno, può essere proprio una tecnica che invece veicola il principio del Metallo (ciclo di distruzione).

I cinque mutamenti e le Arti Marziali: il Taiji Quan

Nel nostro articolo sull’essenza dell’Arte Marziale secondo il Maestro Sun Lutang, avevamo già introdotto i cinque mutamenti e avevamo associato a questi una specifica direzione.
Come afferma Sun Lutang, i Cinque Mutamenti assieme agli Otto Trigrammi formano il fondamento dello stile, il tessuto di base dei Tredici Principi:

Gli Otto Cancelli formano la trama dell’Arte, mentre i Cinque Elementi ne sono l’ordito [3].

Pertanto anche nel Taiji Quan i Cinque Mutamenti rivestono un ruolo cardine e i loro principi e le loro relazioni si applicano anche a questo stile.

I cinque mutamenti nella vita di tutti i giorni

La teoria dei Cinque Mutamenti e quella dello Yin-Yang rappresentano un vero e proprio tesoro, da portare appresso in ogni situazione della vita. Riflettere su quali caratteristiche veicoli un particolare problema, riconoscerne le qualità di uno dei Mutamenti e trovare quindi una soluzione compatibile con le relazioni che abbiamo visto sopra, può partire come un semplice gioco, ma a lungo andare ci offre davvero delle chiavi di lettura importanti ed efficaci per affrontare la vita e le sue difficoltà. E come spesso accade, ci sorprenderà notare come sia facile ritrovare gli stessi legami e gli stessi principi, con nomi differenti, in branche che apparentemente non hanno niente a che vedere con al filosofia cinese o le arti marziali: sempre a conferma della validità di quello che stiamo studiando.

Per approfondire

[1] Il Tao del Tai-Chi Chuan di Jou Tsung Hwa;

[2] Xingyiquan di Yang Jwing-Ming;

[3] Taiji Quan, di Sun Lutang;

Le quattro forme;

I significati di Yin e Yang;

L’essenza dell’Arte Marziale Cinese.

 

Questo articolo è stato scritto senza utilizzare in nessun modo l’IA.

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