Il significato di Kungfu e Wushu

da | 2023 Ott 8 | Teoria marziale | 0 commenti

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Ritratto di Joseph-Marie Amiot, Copertina dell'articolo Il significato di Kungfu
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Il significato di Kungfu e Wushu

Chi si imbatte nelle arti marziali tradizionali cinesi non può non aver mai sentito il termine Kungfu, il significato e l’origine di questa parola sono però meno diffusi e restano sconosciuti ai più. Il termine Wushu invece è meno noto e forse più legato agli addetti ai lavori. Cercheremo di spiegare brevemente storia e significato di questi due termini che qui in occidente indicano le arti marziali tradizionali cinesi. Ma in oriente è lo stesso?

Il significato di Kungfu

Innanzitutto, bisogna precisare che è più corretto scrivere Gongfu (Gōngfu, 功夫) invece di kungfu, dal momento che la prima è la traslitterazione in Pinyin (clicca per approfondire). Il termine ormai ha preso piede con la vecchia traslitterazione, soprattutto grazie ai film del cinema di Hong Kong con Bruce Lee, ed è diventato di uso comune per indicare le arti marziali tradizionali cinesi. Ma vediamo come viene tradotta questa parola e da che caratteri è composta.

Studio della parola Gongfu…

Il dizionario online MDBG riporta questi significati:

功夫: Abilità, arte, gongfu, lavoro, sforzo;

功: Atto o servizio meritorio, realizzazione, risultato, servizio, lavoro (fisico);

夫: marito, uomo, lavoratore manuale, operaio di leva;

…e dei suoi radicali

In particolare poi, possiamo analizzare anche la struttura dei singoli caratteri.

Gōng (功) è formato da gōng (工) e lì (力):

工: Lavoro, lavoratore, abilità, professione, mestiere, artigianato, fatica;

力: Potenza, forza, forza fisica, abilità, strenuamente.

Concetti che richiamano appunto abilità e lavoro.

Fū invece è formato da dà (大) e yī (一):

大: Grande, grandioso, vasto, grande, alto;

一: Uno, solo.

Concetti che invece potrebbero richiamare l’idea dell’adulto e quindi per associazione chi esegue un lavoro.

La traduzione di Gongfu

Il termine, viene più esaustivamente e liberamente tradotto come “Abilità ottenuta per mezzo del lavoro/sforzo”. Come vediamo dalla traduzione dal cinese, di per sé, Gongfu non ha un significato prettamente legato all’arte marziale, se non quello che ha appunto acquisito di recente. Richiama invece il concetto di arte, sforzo, lavoro e abilità. I due caratteri che lo compongono potrebbero infatti essere tradotti letteralmente come “Risultato/Realizzazione ottenuta per mezzo del lavoro dell’uomo”. Questo significato interessa qualsiasi risultato/realizzazione ottenuta per mezzo del lavoro, non solo quelli legati all’ambito delle arti marziali. Per intenderci, esercitarsi con costanza e fatica nell’apprendere come suonare uno strumento musicale, ottenendo di conseguenza dei risultati e delle abilità, è anch’esso Gongfu. Chiunque ottenga un’abilità a partire da uno sforzo fa quindi Gongfu.

L’origine del termine Gongfu

Se lo scoprire di essere stati in tante occasioni praticanti inconsapevoli di Gongfu, può aver generato sorpresa, ancor più sorpresa potrebbe generare lo scoprire che non è un termine di origine cinese. A coniarlo infatti fu padre Joseph-Marie Amiot, un missionario gesuita vissuto tra il 1718 e il 1793. Entrato nelle grazie dell’imperatore Qianlong (Qiánlóng, 乾隆), visse a Pechino (Běijīng, 北京) dal 1750 all’anno della sua morte. Tradusse diversi testi della tradizione cinese (compreso l’arte della guerra di Sun Zi, Sūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法 ), realizzò un dizionario francese/manchu, una biografia completa di Confucio e “Annotazioni sulle pratiche di kungfu dei monaci taoisti” nel 1779, in cui appunto appare il termine che ci interessa. Padre Amiot, con questo suo neologismo, voleva indicare appunto qualsiasi attività svolta in modo virtuoso, senza legare il termine nello specifico alle arti marziali.

Ritratto di Joseph-Marie Amiot, il gesuita che coniò il termine Kungfu

 

 

Padre Joseph-Marie Amiot.

 

Il significato di Wushu e la sua origine

Discorso un po’ diverso invece per quanto riguarda il termine Wushu (wǔshù, 武术). Con questa parola infatti viene specificatamente designata l’arte marziale e la tecnica militare. Al contrario di Gongfu, l’origine di questa parola è del tutto cinese e il primo testo che la riporta risale al sesto secolo dopo Cristo.

Studio della parola Wushu…

Vediamo quindi, sempre riferendoci al dizionario MDBG, quali sono i significati di Wushu e dei singoli caratteri che la compongono:

武术: abilità o tecnica militare, tutti i tipi arti marziali e sport (di cui alcuni rivendicano anche uno sviluppo spirituale), difesa personale, tradizione legata a combattimenti coreografici dell’opera e del cinema (uso recente), anche chiamato kungfu;

武: marziale, militare;

术: metodo, tecnica;

…e dei suoi radicali.

Il carattere wǔ (武) è composto da zhǐ (止) e gē (戈):

止: Fermare, proibire, fino a, solamente;

戈: pugnale-ascia, lancia.

L’idea richiamata è quella di fermare un’arma, che per alcuni traduttori richiama il carattere difensivo insito nell’idea di marzialità della cultura cinese.

Il carattere shù nella sua forma tradizionale (術) è composto da chì (彳) e da shù/zhú (朮):

彳: Fare un passo col piede sinistro;

朮: abilità, arte, metodo, trucco, dispositivo;

Che richiama l’idea di movimento e sviluppo di un’abilità.

Il significato di Kungfu e Wushu: conclusioni

Per concludere, ora che si conoscono i significati di queste due parole, ci sarebbe da augurarsi che tutti i praticanti di Wushu facciano Gongfu, cosa che purtroppo è meno comune di quello che si crede. Auguriamo inoltre, a voi che ci leggete, di trovare il modo di fare Gongfu in tutte le attività a cui vi dedicate con dedizione, amore e passione. Nella società di oggi si tende a dimenticare l’importanza della fatica e dello sforzo per ottenere dei risultati validi, si è volti a cercare la soluzione “comoda” e meno faticosa: una strategia che, come tutte, può anche essere valida in alcune circostanze ma che, se portata all’eccesso, non da sicuramente dei risultati duraturi e efficaci.

Per approfondire:

Wushu (Wikipedia, Inglese);

Kungfu (Wikipedia, Inglese);

Il gesuita che inventò il kung fu, Davide Magni

Questo articolo è stato scritto senza utilizzare in nessun modo l’IA.

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