Cheng Tinghua

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Vecchia fotografia del Maestro Cheng Tinghua
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Cheng Tinghua

Cheng Tinghua, o “Cheng Occhiali”, è stato assieme a Yin Fu, uno dei più famosi maestri di Bagua Zhang. Benché sia morto relativamente in giovane età, ha avuto tutto il tempo per lasciare un segno nella storia delle arti marziali tradizionali cinesi. La sua vita è infatti caratterizzata da diversi episodi quasi leggendari che, attraverso il suo lignaggio, vengono tramandati da maestro ad allievo da generazioni. Alcuni di questi episodi ci sono stati raccontati direttamente dal Maestro Liu Jingru in uno dei nostri viaggi.

Le origini di Cheng Tinghua

Cheng Tinghua (Chéng Tínghuá, 程廷华) nacque nel 1848 nel villaggio Cheng (Chéngcūn , 程村), a Shen Xian (Shēn Xiàn, 莘县) nello Hebei (Héběi Shěng , 河北省). Era il terzo di quattro fratelli e a causa della sua faccia butterata, in gioventù gli venne dato il soprannome di “Il terzo butterato”. Terrà questo soprannome finché, giunto a Beijing (Běijīng, 北京), non gli verrà attribuito quello di Cheng Occhiali. Sin da piccolo, Cheng si appassionò alle arti marziali e divenne famoso nel villaggio per la difficoltà degli allenamenti a cui si sottoponeva. In particolare, nel villaggio era conosciuto per la sua abilità nel maneggiare una sciabola con la lama lunga circa 120cm e una pesante asta in ferro.

Cheng Tinghua parte per Beijing

Quando era ancora giovane, Cheng partì per la capitale e divenne apprendista di un occhialaio. Con l’intento di continuare e migliorare la sua pratica marziale, iniziò a studiare Shuai Jiao (Shuāijiāo, 摔跤), uno stile di lotta famoso in Cina e Mongolia. All’epoca i due stili di Shuai Jiao più famosi a Beijing erano il Baoting (Bǎodìng, 保定) e lo stile mongolo. Lo stile Baoting era famoso per la sua rapidità nello scaraventare a terra l’avversario al primo contatto, senza lunghe fasi di lotta. Per questo era anche conosciuto come Kuai Jiao (kuàijiāo, 快跤), lotta veloce. Prevedeva inoltre anche tecniche di pugno, calcio e chiavi articolari. Cheng studiò entrambi gli stili. Come suo solito praticò duramente e divenne anche relativamente famoso nell’ambiente dei lottatori.

Cheng incontra Dong Haichuan

Finito l’apprendistato, Cheng Tinghua aprì un negozio di occhiali tutto suo a Chongwenmen (Chóngwénmén, 崇文门), vicino al tempio del fuoco e al mercato dei fiori, sempre a Beijing. Nel 1876, forse tramite la sua amicizia con Yin Fu (Yǐn Fú, 尹福) e Shi Jidong (Shǐ Jìdòng, 史继栋), forse per averlo contattato per conto suo, Cheng Tinghua incontrò Dong Haichuan (Dǒng Hǎichuān, 董海川). Durante l’incontro, Dong Haichuan gli chiese di provare le sue tecniche di Shuai Jiao contro di lui. Tuttavia, Cheng non solo non riuscì a scaraventarlo al suolo con una delle sue proiezioni, ma non riuscì nemmeno ad afferrarlo. Pertanto, dopo qualche tentativo andato male, si inginocchiò di fronte a Dong Haichuan chiedendogli di poter diventare suo allievo.

La pratica con Dong Haichuan

Cheng Tinghua studiò con Dong Haichuan per circa cinque o sei anni. Si racconta che Dong Haichuan insegnasse il Bagua Zhang (Bāguà Zhǎng, 八卦掌) solo a chi era già esperto in altre arti marziali, adattando l’insegnamento alle conoscenze dell’allievo. Nel caso di Cheng Tinghua, l’insegnamento del Bagua Zhang ebbe come base proprio lo Shuai Jiao, cosa che risalta particolarmente nelle differenze con il passo tangni bu (Tāngní bù, 趟泥步) della scuola di Yin fu. Inoltre, Dong Haichuan dava prevalentemente istruzioni orali, stava poi all’allievo metterle in pratica in funzione della sua esperienza e delle sue abilità. Pare che solo Yin Fu e Cheng Tinghua praticarono “fisicamente” con il loro maestro.

Gli allenamenti di Cheng Tinghua

Da quel momento, Cheng continuò ad allenarsi nel Bagua Zhang. A proposito dei suoi allenamenti, ci è stato raccontato che durante la lavorazione degli occhiali usasse poco gli sgabelli, ma stesse nella posizione del cavaliere (Mǎbù, 马步) o addirittura senza sedia e con le gambe accavallate, per diverse ore al giorno. In seguito, a lavoro iniziò a indossare anche un corpetto da 40kg. Al mattino disseminava la casa di piccole trappole, che si ritrovava la sera al ritorno dalla giornata lavorativa e doveva schivare prontamente. Aveva una stanza con appesi dei secchi pieni di pietre, che spingeva in maniera disordinata, per poi passarci in mezzo per allenare il passo tangni bu e le schivate. I colpi di palmo li allenava in due modi: grazie a un pesante sacco di sabbia riposto nel retro della sua bottega e colpendo l’albero attorno a cui si allenava nel Bagua Zhang.

Cheng Occhiali

Il risultato di questi allenamenti e il suo mestiere portarono Cheng Tinghua ad essere soprannominato Cheng Occhiali (Yǎnjìng Chéng, 眼镜程) e, in seguito, per assonanza “Il cobra” (Yǎnjìng Shé, 眼镜蛇), dal momento che la sua abilità e “pericolosità” erano diventate famose nella città. Cheng Tinghua amava insegnare a chiunque volesse imparare, pertanto in breve tempo si circondò di diversi aspiranti allievi. Lui e Yin Fu si divisero la città: il gruppo di Cheng praticava attorno agli alberi di un boschetto nel parco Tiantan (Tiāntán, 天坛), a sud di Beijing, ed era prevalentemente composto lavoratori e povera gente. Il gruppo di Yin Fu praticava invece a nord della città, ed era costituito da ricchi e guardie imperiali. Per questo motivo, lo stile Cheng di Bagua Zhang è conosciuto anche come Bagua Zhang del sud, quello di Yin Fu come Bagua Zhang del nord.

Le insistenze dell’imperatrice Ci Xi

A proposito di Cheng Tinghua, si racconta anche che l’imperatrice vedova Ci Xi si sentisse sempre in pericolo e volesse circondarsi delle migliori guardie. Le voci sull’abilità di Cheng Tinghua giunsero fino al palazzo, Ci Xi decise quindi di inviare diversi doni al praticante di Bagua Zhang per convincerlo a diventare sua guardia del corpo. Cheng Tinghua rifiutò però la proposta dicendo “武艺不佳 难当任”(Wǔyì bùjiā nándāng zhòngrèn, La mia abilità marziale non è così buona, è un compito di grande responsabilità), mostrando grande umiltà. L’imperatrice provò nuovamente a convincere Cheng, regalando a sua madre per il compleanno dei 70 anni una targa d’oro, ma questi declinò l’invito anche in quell’occasione.

Cheng viene assalito da un brigante

Una volta, mentre camminava per strada, Cheng Tinghua improvvisamente udì dei passi dietro di lui. Si voltò rapidamente e vide uno sconosciuto armato di coltello. Ebbe giusto il tempo di accorgersi della situazione che venne attaccato con diversi fendenti. Cheng Tinghua, ben allenato, riuscì a schivarli tutti e sferrò un unico e possente calcio all’aggressore, che lo spinse a più di tre metri di distanza. Senza inferire oltre, vedendo l’assalitore fuori combattimento, Cheng Tinghua disse: “Amico, vai a casa e pratica per qualche anno, poi torna!” e lo lasciò andar via.

Il favore a un amico

Un amico di Cheng Tinghua venne incaricato di scortare una carovana. Non sentendosi pienamente all’altezza, chiese a Cheng di accompagnarlo nel viaggio. Il fato volle che proprio quella carovana, lungo il tragitto, venisse attaccata da un manipolo di banditi. Cheng Tinghua provo a dissuaderli dall’attaccare e cerco di mandarli via con le buone ma, quando questi estrassero le armi dai foderi, entrò in azione. I testimoni raccontarono che Cheng Tinghua passò rapidamente tra i banditi, senza colpirli ma perforando le loro vesti con precisi colpi delle dita. Stupiti dalla sua capacità, la banda si diede alla fuga e la carovana raggiunge con successo la destinazione. Anche in questa occasione Cheng Tinghua decise di risparmiare il suo avversario.

Il té con Guo Yunshen

Cheng Tinghua è protagonista anche di una delle versioni dell’incontro tra Dong Haichuan e Guo Yunshen (Guō Yúnshēn, 郭云深). Questi era infatti intenzionato a sfidare Dong Haichuan. Il nome di quest’ultimo era ormai una leggenda a Beijing e batterlo in un confronto a due sarebbe stato sicuramente una grande prova di abilità. Prima di sfidarlo, decise di andare a far visita a Cheng Tinghua, che era già un famoso allievo di Dong. Quando Guo bussò alla porta di Cheng e gli spiegò le sue intenzioni, Cheng gli chiese di fermarsi a bere un té insieme. I due parlarono a lungo e Guo volle mostrargli il suo micidiale pugno Beng Quan (bēngquán, 崩拳). I due iniziarono a combattere, ma per ben due volte Cheng schivò il pugno di Guo con facilità. Guo si fermò, ringraziò Cheng per il té, e decise di rinunciare alla sfida.

Bagua Zhang e Xingyi Quan, due stili “amici”

Probabilmente anche grazie a questo episodio gli stili del Bagua Zhang e dello Xingyi Quan (Xíngyìquán, 形意拳) vengono considerati “amici”. Altri ricollegano il fatto a un combattimento avvenuto tra Dong Haichuan e Guo Yunshen, finito in pareggio. Altri ancora la associano alla reale amicizia tra Cheng Tinghua, Li Cunyi (Lǐ Cúnyì, 李存义), Liu Dekuan (Liú Dékuān, 刘德宽) e Zhang Zhankui (Zhāng Zhānkuí, 张占魁), famosi maestri di Xingyi Quan. I quattro amici infatti si allenavano spesso assieme, scambiandosi tecniche e consigli.

La morte eroica di Cheng Tinghua

Prima versione

Il 14 agosto del 1900, in piena rivolta dei Boxer, l’esercito delle otto nazioni occupava la città di Beijing. Cheng Tinghua stava andando alla sua bottega e vide una dozzina di soldati tedeschi molestare una giovane ragazza. Corse subito in suo aiuto e i soldati lo circondarono. Armato dei suoi coltelli a mezzaluna, li mise fuori combattimento. Arrivato alla bottega, un suo vicino corse verso di lui avvisandolo che altri soldati stavano arrivando per catturarlo. Vedendo arrivare i soldati in gran numero, decise di scappare ma la sua treccia resto impigliata mentre si arrampicava su una recinzione. I tedeschi arrivati fecero fuoco con i loro fucili uccidendolo.

Seconda versione

In questa seconda versione, Cheng Tinghua, sempre andando alla sua bottega, incontra i soldati tedeschi intenti a rastrellare persone da deportare altrove. Quando intimarono a Cheng Tinghua di unirsi alla fila, questi si rifiutò. I tedeschi cercarono allora di prenderlo con la forza e Cheng si ribellò. Vedendosi puntare contro i fucili, estrasse la sua arma preferita, i coltelli a mezza luna. Come una furia cercò di aprirsi un varco tra i vari soldati per cercare di scappare. La sua abilità nel combattimento gli permise di ucciderne ben 12 e cercare la fuga al di là di un muro. Mentre lo stava scavalcando però venne colpito da un proiettile e morì.

Fotografia dei coltelli a mezza luna Ziwu YuanYang Yue, tipici dello stile Cheng Del Bagua Zhang

I coltelli a mezzaluna del bagua zhang nella versione tipica della scuola Cheng (bāguà zǐwǔ yuānyāng yuè, 八卦子午鸳鸯钺).

 

L’eredità di Cheng Tinghua

La morte precoce di Cheng Tinghua, portò i suoi due figli a voler in ogni modo portare a termine gli studi e le ricerche del loro padre. In particolare, il figlio minore Cheng Youxin (Chéng Yǒuxìn, 程有信), dopo aver studiato per diversi anni con suo fratello maggiore, sentì la responsabilità di tramandare tutto quello che il padre aveva codificato e cercare di concludere le cose che aveva lasciato in sospeso. Lo aiutarono in questo diversi allievi di Cheng Tinghua, tra cui Li Wenbiao (Lǐ Wénbiāo, 李文彪) e Sun Lutang (Sūn Lùtáng, 孙禄堂). Lo stile che studiamo nella nostra scuola nei suoi vari taolu e principi, deriva proprio anche dal lavoro portato avanti da Cheng Youxin.

Per approfondire

Cheng Tinghua (Wikipedia, inglese);

Cheng Tinghua (Cinese);

Questo articolo è stato scritto senza utilizzare in nessun modo l’IA.

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